NO ALLA GUERRA
DELLA NATO!

La guerra contro la Jugoslavia non è una guerra per difendere i profughi e le legittime aspirazioni di autonomia e democrazia del popolo del Kosovo. E’ una guerra della Nato per ribadire l’egemonia degli Stati Uniti sull’Europa e per sostituire, al diritto internazionale, la legge della giungla esercitata dal nuovo gendarme planetario a stelle e strisce.

Il "civile" occidente ricorre ancora una volta alla barbarie della guerra dopo aver contribuito a disintegrare la Jugoslavia, avendo sostenuto i nazionalismi di ogni risma che, nel nome della purezza etnica, hanno eretto nuovi e innaturali confini nel cuore dell’Europa.

I raid aerei della Nato non risolvono alcunché; anzi, gettano benzina sul fuoco alimentato dall’oltranzismo speculare dei nazionalismi, facendo esplodere la polveriera balcanica in un nuovo fiume di sangue innocente e dando il via a una nuova e brutale pulizia etnica.

La decisione del governo D’Alema di portare l’Italia in guerra, sia concedendo le basi militari sia partecipandovi direttamente con propri mezzi, fa del nostro Paese l’avamposto di questa aggressione.

Occorre mobilitarsi per la pace

Rifondazione Comunista si appella alle forze democratiche, al movimento pacifista e sindacale, affinché l’Italia che "ripudia la guerra come strumento per la risoluzione delle controversie internazionali" (art. 11 della Costituzione) faccia sentire la propria voce e si mobiliti in tutto il Paese. Chiediamo al governo italiano di:


PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Sezione "Vincenzo Mosca" – Cesano Boscone